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La nuova tendenza per il prestito auto è quella di optare per rate più modeste e gestibili, pur contemplando un maxi pagamento finale.
Da tempo, nel mercato del credito si riscontra una maggiore consapevolezza da parte dei consumatori italiani nella gestione dei finanziamenti. Anche quando si tratta di acquistare un’auto con un prestito, sembra che il pubblico abbia cambiato atteggiamento. Tale novità potrebbe tuttavia non essere dovuta esclusivamente a una scelta di gestione. Il più delle volte si punta soprattutto a ritardare l’esborso più alto, in attesa di tempi migliori.
I trend sull’andamento delle richieste di strumenti finanziari da parte della clientela italiana per auto e veicoli commerciali mostra dati in aumento. Secondo l’Osservatorio Credit & Mobility di Unrae ed Experian le richieste di credito per acquistare vetture nuove o usate sono infatti cresciute sensibilmente nel 2024. Nella prima parte dell’anno, la formula preferita è stata quella del finanziamento con rate mensili fra i 250 e i 350 euro e con maxi pagamento finale sotto i 15.000 euro. A crescere sono soprattutto le rateizzazioni entro i 250 euro.
Si rileva tuttavia anche uno slittamento della maxi-rata finale verso importi maggiori. Secondo l’analisi, si registra un più 17% per un importo di 15.000 euro e un aumento del 27% del maxi pagamento conclusivo da 20.000 euro. Cresce invece del 37% la maxi-rata per importi superiori ai 20.000 euro.
Tutto ciò potrebbe ovviamente derivare dalle condizioni economiche non propriamente incoraggianti per il Paese. Si avverte minore disponibilità economica immediata rispetto al passato. Proprio tale condizione porta a preferire rate di prestito auto più modeste e più gestibili, che risultano più facili da coprire nel breve termine, generalmente entro due o tre anni.
La tendenza della scelta di rate mensili più basse ha da un lato contribuito a ridurre il tasso di default sui finanziamenti per auto nuove (che si attestata attorno allo 0,5% nel 2023) e, dall’altro, rivela una difficoltà generale nell’affrontare “di petto” la spesa.
Di certo i consumatori preferiscono anche piani di pagamento che sappiano offrire loro maggiore flessibilità. E ciò proprio per poter estinguere il prestito entro pochi anni. Inoltre, quasi tutti coloro che si approcciano a un finanziamento per comprare un’auto oggi devono avere a che fare con maggiori vincoli. Le finanziarie delle case automobilistiche sfruttano sistemi di informazione creditizia sempre più avanzati per controllare e valutare la clientela. E questi sistemi aiutano a calcolare il rischio di indebitamento. Così come a regolare le rate in base alle fonti di reddito dei clienti.
La concessione di un finanziamento da parte di concessionarie e case automobilistiche è sempre soggetta a una verifica della solidità patrimoniale del potenziale cliente. Un’istruttoria che ha un costo (di solito superiore ai 300 euro). Rivolgendosi invece ad altre forme di credito, come per esempio prestiti.com, la valutazione è gratuita e immediata.
In generale, il processo dell’istruttoria non va però demonizzato. Anche grazie a una più accurata valutazione del rischio, le finanziarie riescono a offrire condizioni di prestito più sicure, contribuendo a mantenere il tasso di default basso. I consumatori, da parte loro, chiedono però sempre più spesso maggiori garanzie e più flessibilità. Ed è per questo che appaiono oggi in molti casi orientati a smarcarsi dai canali tradizionali. Ecco perché, anche per ciò che concerne i prestiti auto, crescono sempre di più i finanziamenti online.
Sono un napoletano trasferitosi a Roma da una decina d'anni, un appassionato di cose vecchie: musica, film, storie. Scrivo per riviste culturali e siti online.
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